Non è un gran momento quello in cui ci vediamo recapitare una multa. Ma non bisogna farsi prendere dallo sconforto ed è opportuno non farsi trovare impreparati: una buona informazione è l’arma migliore per contrastare eventuali abusi e per far valere i propri diritti.
Sugli autovelox e sulle multe ad essi collegati, esistono una serie di informazioni utili che possono agevolare l’automobilista nella decisione di opporsi oppure no.
Caratteristiche autovelox
Gli autovelox non sono tutti uguali e affinché le multe siano valide devono avere determinate caratteristiche, purtroppo non sempre presenti e molto spesso oggetto di cronaca locale circa gli abusi delle Amministrazioni comunali al fine di “fare cassa”. In particolare, gli autovelox:
devono essere omologati dal Ministero dei Trasporti, sembra un’ovvietà ma purtroppo non lo è;
devono essere segnalati in maniera evidente agli automobilisti con cartelli e/o segnali luminosi e, se si tratta di autovelox mobili in dotazione ad una pattuglia, questa dev’essere anch’essa ben visibile (insomma: la pattuglia non deve mimetizzarsi fra i cespugli);
l’apparecchiatura non può essere gestita da terzi, ma solo dagli organi che svolgono funzioni polizia stradale.
Elementi fondamentali della multa
La multa, per essere valida, deve contenere alcune informazioni basilari:
il modello dell’apparecchio utilizzato e la relativa omologazione rilasciata dal Ministero dei Trasporti;
la tollerabilità in percentuale dello strumento, ricordando che alla velocità rilevata va applicata a favore del trasgressore una percentuale di riduzione del 5%, con un minimo di 5km/h;
la verifica della funzionalità del rilevatore;
la modalità di utilizzo del rilevatori (in particolare per i Telelaser);
il provvedimento del Prefetto che indica le strade dove non è possibile fermare il guidatore per la contestazione, poiché l’infrazione deve essere contestata immediatamente dalla pattuglia. Oltre alle autostrade, infatti, anche su alcune strade extraurbane non è possibile organizzare posti di blocco a causa della pericolosità in caso di intimazione a fermarsi per le auto in corsa.
Ci sono poi degli elementi comuni con altri tipi di multe che invalidano il verbale: mancata indicazione del giorno, del luogo o della località dell’infrazione, della targa o della norma violata.
Come fare ricorso
Se si ritiene dunque che le sanzioni applicate siano ingiuste, oppure viziate nella forma, è possibile contestarle presentando ricorso:
se il verbale è stato consegnato su strada, i termini decorrono dal giorno successivo alla data dell’infrazione;
se il verbale è stato spedito per posta, i termini decorrono dal giorno successivo alla data in cui il verbale si considera notificato.
Per il ricorso ci si può rivolgere al Prefetto oppure al Giudice di Pace, ricordando che:
non si può fare ricorso ad entrambi;
non bisogna pagare la multa se si intende ricorrere;
i residenti in Italia hanno 30 giorni per presentare il ricorso al Giudice di Pace, mentre i residenti all’estero ne hanno 60;
i termini per presentare ricorso al Prefetto sono 60 giorni sia per i residenti in Italia, sia per i residenti all’estero.
fonte 6Sicuro, spero non vi dovrà servire, ma credo possa essere utile!